Dossier

THE POWER OF INDIA
BL 12 / 2013
THE ADRIA RING
BL 11 / 2013
MOTOCICLI VELOCI CLASSIC & RACING BIKE DAL 1935
BL 10 / 2013
BURN TO BE WILD
BL 8 /9
SUPERRALLY 2013
BL 7 /2013
30 ANNI DI ROADRUNNER'S
BL 06 / 2013
ACE CAFE LONDON
BL 5 / 2013
WILD RACER
BL 4 / 2013
INDIA MOTO CHALLENGE - 2A PARTE
BL 02 / 2013
INDIA MOTO CHALLENGE
BL 01 / 2013
pagine:
1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7

8 - 9

WILD RACER - BL 4 / 2013

“Le emozioni scorrono veloci e decise donando valore alla sete di avventura”

Ho sempre avuto la passione per il viaggio e ogni volta che ho la possibilità cerco una meta e viaggio in stile nomade. Da anni mi muovo in moto percorrendo le strade di tutta Europa. Da tempo però nella mia testa corre spesso il pensiero di vedere terre lontane, di cercare il senso di sentirsi a casa anche quando ci si trova molto lontano da essa. E la parola Mongolia mi è uscita quasi naturale. Il fascino di paesaggi infiniti, di storia, di grandi emozioni. Navigando in rete trovo una spedizione che propone itinerari di viaggio in quelle terre. Li contatto. Basta poco per raggiungere subito un accordo: per l’organizzazione logistica siamo insieme ma la maggior parte del tempo viaggerò da solo. Il programma della spedizione prevede di puntare la bussola ad est, 7500 km che partendo dalla nostra Terra e attraversando Slovenia, Ungheria, Ucraina, Russia e Siberia ci porteranno in Mongolia. Poi finalmente oltre 4.000 km di libertà assoluta in totale autonomia. Il lago Tolbo farà da cornice alla mia prima notte in territorio mongolo. Percorrendo la Valle del Bulgan, attraverso la catena degli Altaj per poi dirigermi a Karakorum. Bodg è il villaggio che come ultimo avamposto rappresenterà il punto di passaggio per il deserto dei Gobi. Ulaan Baatar sarà la metà di questo viaggio.


Veneto – Ucraina
Finalmente si parte. Ora è il momento di mettersi in moto. Già le prime tappe sono rese difficili da un caldo incredibile. Durante il giorno arriviamo anche a superare i 38°. Le verdi colline slovene e ungheresi rendono tutto più piacevole. La prima dogana, tra Ungheria e Ucraina richiede oltre tre ore. Presto sbrigate le formalità in uscita la gendarmeria ucraina richiede un po’ di attenzione. Attraversando il ponte del confine tutto si trasforma, le case, la gente e tutto sembra diverso. Dopo un paio di giorni arriviamo nella capitale. Kiev si dimostra una città pulita ed ospitale. La sera mi concedo una cena in centro città perdendomi tra le vie apprezzando l’atmosfera locale. Il giorno dopo è prevista una tappa di soli 700 km e quindi decido di dormire un po’ di più. Poco prima di mezzogiorno parto e dopo aver attraversato il caotico traffico lascio la città per proseguire il mio percorso. Purtroppo dopo solo 200 km il cambio della mia moto si rompe. Sono fermo lungo l’autostrada in direzione est e cerco di capire cosa è successo. Da qui inizia una corsa contro il tempo per non abbandonare la spedizione. Dopo un po’ di tempo la mia moto e io troviamo posto all’interno del cassone di un camion. Il mattino successivo siamo al confine con la Russia. Velocemente usciamo ma alla barriera Russa inizia il mio calvario. Essendo già occupati i posti omologati del camion, cerco di attraversare il confine come pedone. Per ben due volte le guardie russe mi ritirano il passaporto minacciandomi di tenermi fermo al confine. Solo dopo oltre dieci ore di trattative riusciamo a superare il confine e procedere lungo la transiberiana.

Russia – Siberia
Per sette lunghe giornate viaggio seduto sopra a una cassa di attrezzi, a fianco della moto all’interno del camion. Il caldo, la stanchezza e i pensieri mi provano continuamente. Ogniqualvolta sia possibile cerco di contattare casa per organizzare le operazioni di spedizione del nuovo cambio. In certi momenti ho voglia di mollare tutto e tornarmene in patria. Riesco a raggiungere la capitale della Siberia, Novosibirsk, dove faccio arrivare via aerea un cambio di scorta dall’Italia. Finalmente il viaggio prosegue sulle incantevoli strade siberiane, dove abbandonando il caotico traffico formato da moltissimi camion raggiungo il confine con la Mongolia.

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