Finalmente l’inverno è terminato.
La bella stagione, decisamente in anticipo quest’anno, ci fa scalpitare. Non è più possibile tenere la moto chiusa nel box e allora… via!
Un controllo preliminare alla moto (bulloneria, livelli dei liquidi, stato dei freni e dei pneumatici, stop e frecce funzionanti), al casco e all’abbigliamento, e siamo pronti per le uscite primaverili su strade ricche di curve e tornanti.
Ma con il bel tempo incominciamo anche i fine settimana tragici per i motociclisti.
Nel fine settimana dal 20 al 22 aprile l’Osservatorio ASAPS ha conteggiato sulle strade almeno 15 motociclisti morti e decine di feriti.
Le cause non sono solo i pericoli insiti nelle infrastrutture stradali, la disattenzione degli automobilisti nei riguardi di chi va in moto, le mille altre insidie di cui sono costellate le strade: c’è anche l'irresponsabilità di gente che non accende il cervello prima di mettersi alla guida, convinta di dimostrare chissà quale supposta ‘virilità’ a chissà chi, senza prevedere i propri errori e quelli degli altri, e gli imprevisti prevedibili. E che dire delle povere zavorrine, appollaiate sulla parte posteriore della sella (troppo alta per loro), che affidano con altrettanta incoscienza la propria vita nelle mani di questi pseudo motociclisti da strapazzo.
Prendiamo ad esempio ciò che avviene sulla SS 214, la statale che collega Ferentino con la valle del Liri, in Lazio, nella provincia di Frosinone: ogni domenica si trasforma in circuito, dove autentici criminali in moto (nulla hanno a che fare con i veri motociclisti) compiono manovre da brivido rischiando la propria vita e quella degli altri. E i risultati si vedono: vite sprecate, famiglie distrutte.
Il vero motociclista sa bene che in strada si guida con prudenza rispettando gli altri utenti, compresi i pedoni, e che la velocità eccessiva e la distanza di sicurezza inadeguata sono senza dubbio tra i principali fattori di rischio.
La primavera è uno dei periodi più belli per chi viaggia su due ruote, a patto che prima di accendere il motore… si inserisca il cervello!