Quando da buoni motoviaggiatori utilizzavamo le Bagger già molti anni fa, eravamo quasi presi in giro e additati come traditori del segmento Custom e Chopper, noi grandi culi piatti fondatori del movimento! Oggi che viaggiare e conoscere è diventato più facile si è riscoperto quel modo di viaggiare, comodo, rilassante, da vero tritamiglia. Accessori e gadget sono facili da reperire, mentre i customizers più alla page, sfornano modelli unici a tambur battente. Le Case motociclistiche hanno diversi modelli di serie da proporre e non c’è che l’imbarazzo della scelta. Le prestigiose H-D per il 2014 ampliano la nuova gamma Touring a cui affiancano addirittura il Tri Glide come troverete all’interno. Anche altri marchi Made in USA come la nuova Indian che troverete su questa edizione sono interessate a questo segmento di mercato, mentre la Honda GW F6B l’abbiamo presentata lo scorso numero. Viaggiando in moto, il posto è sempre poco e uno spazio dove riporre il giubbotto, la tuta antipioggia, o magari con l’aggiunta del tour pack, anche caschi, tenda, e sacchi a pelo, possono rendere il viaggio diverso, più godibile. Se poi siete in gentile compagnia la scelta sarà ancora più apprezzata anche per un WE absolutely Wild e lo si può fare mantenendo un’estetica ordinata e pulita della moto. Abbassando adeguatamente il parabrezza si può stare ben riparati dal vento ed arrivare ugualmente alla meta ancora belli freschi, nonostante l’eventuale aggiunta di un bel manubrio rialzato a dovere, tanto per sottolineare la propria forma mentis: provare per credere. Gli ampi spazi di carrozzeria inoltre permettono di sbizzarrirsi con l’aggiunta di vari accessori, aerografie e personalizzazioni. Chopper e Old School Bikes sono bellissimi ed evocativi ma è rarissimo trovare qualcuno che con loro percorra molti chilometri e frequenti tanti raduni nel corso dell’anno. Per ovvi motivi si preferiscono un paio di eventi importanti e poi ci si concentra su qualcosa non troppo lontano da casa, se poi si abita al nord Italia dove i giorni di pioggia superano quelli di sole ci vuole veramente carattere e determinazione per tener duro più di qualche anno, poi la comodità, i sederi sempre più appesantiti e l’età, mietono le proprie vittime.
Ma su questo numero vogliamo parlare anche d’altro, come ad esempio di alcuni incazzosi ferri di Erik Buell che vi proponiamo all’interno. Muscolosi bicilindrici che non possono giacere nel dimenticatoio ma piuttosto essere esposti ed esibiti in una Hall of Fame. In parte svalutate a causa della scelta di chiudere l’azienda da parte di Harley-Davidson tempo fa, conservano tutta la propria personalità e non sono facili da dimenticare per gli appassionati, mentre si stanno rivelando degli ottimi piccoli investimenti. Erik alla chiusura dell’azienda ci era rimasto un po’ male e aveva rimesso in pista un suo progetto, la EBR (Erik Buell Racing) ripartendo da zero. Recentemente ha ceduto il 49,2% delle proprie quote al colosso indiano Hero Moto Corporation, continuando ad esserne il responsabile ma con adeguati capitali da investire. Le vicende in ambito motociclistico sono sempre molto suggestive, vedremo cosa ci riserva il futuro.
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