La storia di Biker Life... e del suo fondatore
Pubblicata integralmente su Biker's Life di ottobre 2001
Ecco il link per la versione PDF http://www.bikerslife.it/StoriaBikersLife.pdf
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L’ ITALIA BIKER NEGLI ANNI SETTANTA
Già all'inizio degli anni Settanta numerosi motociclisti "all'americana" erano soliti incontrarsi a piccoli party fra amici che seguivano la stessa filosofia di vita e credo motociclistico anche in Italia. Alcuni di essi già facevano parte di qualche neonato sodalizio lungo tutto lo Stivale. Gli incontri più importanti si svolgevano però all'estero, in particolare in Germania, Svizzera e nord Europa dove c'era maggiore organizzazione e competenza. All’epoca l’unico organo di informazione del settore era la rivista Easyriders (nata in USA nel 1971) che poche edicole distribuivano e solo nelle città.
(1971 NASCE LA RIVISTA EASYRIDERS IN USA E VIENE PRESTO DIFFUSA IN TUTTO IL MONDO OCCIDENTALE)
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Harley ce n'erano poche, come pure Triumph e B.S.A. e quelle che c'erano erano assolutamente inaffidabili se non in mano ad esperti meccanici. Vecchi Blouson Noires (in stile The Wild One) rientrati da Marsiglia si aggregavano a Hippies, Rockabilly, Roker. In comune c'era la passione per la moto e per uno stile di vita diverso, fuori dagli schemi: veri ribelli motorizzati insomma, malvisti da una parte della società di allora. Nascono i primi Back Colors anche nel nostro Paese (ma la parola Back Colors non significava ancora niente); erano soprattutto dei gruppi di amici con uno stemma sui gilet che la gente spesso guardava con sospetto e pregiudizio per il diverso modo di vivere, anticonformista e platealmente “diverso”.
(DA SINISTRA GLI AMICI FRIULANI FRANCO, BOC, GEORGE, MARIAN. FOTO A DESTRA: L'AMICO FAUSTO NEL 1972, POI EMIGRATO IN CANADA. DUE NON CI SONO PIÙ, GLI ALTRI SONO TUTT’ORA DEI BIKER)
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Viaggiavano poco in moto (nel senso dei viaggi a lunga percorrenza), venivano spesso additati e indotti alla rissa dagli indigeni nei bar e nei luoghi in cui si fermavano e dove non si erano “conquistati” il rispetto. Il rispetto poteva venire dalla conoscenza diretta e dal confronto, oppure, se attaccati, come spesso accadeva, in modi più spicci e meno ortodossi. Il film Easy Rider (1969) rende molto bene l’idea. Anche in Europa e in Italia esistevano realtà simili e parallele a quelle USA, ma meno violente. La mancanza di una realtà sociale di “frontiera” tipica del nuovo Mondo e le caratteristiche culturali consolidate del vecchio Continente hanno circoscritto il fenomeno ad un fatto di tendenza verso modelli che, per semplificazione, venivano equiparati ai “non violenti figli dei fiori” fino ai gruppi organizzati per bande come gli Hooligans che, a partire dagli anni Sessanta, rappresentavano in Inghilterra molte subculture giovanili quali skinhead, herbert, mood o rude boy, poi diffusisi sul continente nella parte nord occidentale.
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GLI ANNI OTTANTA
Passano gli anni e nel 1981 in Germania nasce Biker News Magazine a cura di un appassionato e membro del più noto e importante MC tedesco di allora (assieme ai Gremium), i Bones MC di Mannheim, un certo Fips.
(CON IL SUPPORTO DI BIKERS NEWS (IL BIKERS LIFE TEDESCO IN QUEI PRIMI ANNI) SI REALIZZANO I PRIMI TRE LIBRI DELLA SAGA “ROCKERS IN DEUTSCHLAND” CHE NARRANO LA STORIA E LE VICISSITUDINI DI UNA IMPORTANTE FETTA DEI BIKER E ROCKER TEDESCHI DEGLI ANNI SETTANTA E OTTANTA. IL NORD EUROPA DEFINISCE ROCKER GLI APPARTENENTI AI CLUB PIÙ DURI ED ESTREMI. COME È EVIDENTE, PER VIAGGIARE SI USAVANO SOPRATTUTTO PROPULSORI GIAPPONESI IN QUEGLI ANNI, IN TUTTA L’EUROPA)
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Con essa esplodono, una miriade di gruppi motociclistici e di manifestazioni sempre più grandi, basti pensare a quella svoltasi a Loreley (la Woodstock europea in moto) che superò all'epoca le 40.000 presenze con concerti del calibro di Tina Turner. La “Bibbia Biker” europea Bikers News (con il collaboratore Gunther Brecht e in seguito con il più conosciuto Hans “Doc” Bowmann) con la propria autorevolezza agevola la scrittura e pubblicazione di diversi libri che raccontano la storia e l’evoluzione dei club tedeschi: la collana si chiama “Rockers in Deutschland”.
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In quegli anni e per molti a seguire, la Germania insegna… le numerosissime basi americane sparse su quel territorio tengono banco all'evoluzione del settore; i pochi appassionati italiani (fra cui il nostro editore col suo Club) partecipano quanto più assiduamente possibile ai loro principali eventi… sembrano attività irrealizzabili in Italia.
(CARLA E MORENO A UNO DEI PRIMI EVENTI BIKER ITALIANI NEL 1985, IL CHOPPER (MOLTO DIFFUSI ALLORA GLI AFFIDABILI MOTORI GIAPPONESI) ERA DEI NORTH WOLVES MC DI MILANO)
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“Qualcuno” si annota e conserva gli indirizzi di tutti, anche sui pacchetti delle sigarette e si mantengono corrispondenze con i migliori Club (e non solo) di tutta Europa, si copiano le cose positive e si evitano quelle negative e stupidamente violente. Bikers News è il punto di riferimento non solo nel Paese di appartenenza ma per tutti i Biker europei.
(UNA DELLE PRIME COPIE DI BIKERS NEWS TROVATO NELL’ARCHIVIO DELLA NOSTRA REDAZIONE. EASYRIDERS E BIKERS NEWS SONO SEMPRE STATE LETTURE FISSE, ANCHE OGGI)
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In Italia nascono i primi gruppi organizzati, le Giacche Blu (paragonabili ai MotorradFreunde tedeschi inizialmente più organizzati degli MC) ed i primi MC, iniziano i primi raduni di settore che a metà degli anni Ottanta aggregano a malapena qualche centinaio di persone; il passaparola delle date delle manifestazioni si fa ai raduni stessi scambiandosi sgualciti volantini in “ciclostile” (le fotocopie spesso costavano troppo!).
(IL DIRETTIVO DEL MOTÂRS MC NEL 1988, SULLA MOTO DA DX; PAOLO - VICE PRESIDENTE, TETUL - ROAD CAPTAIN, MORENO - PRESIDENTE, DIETRO LUCA REDUCE DA UN INCIDENTE STRADALE. SULLO SFONDO IL PALCO DELLE PRIME EDIZIONI DELLA BIKER FEST, IL MOTORADUNO CHE A DETTA DEI PIÙ HA INTRODOTTO, PROMOSSO E FATTO CRESCERE L’ITALIA BIKER PIÙ SANA E COMPETENTE)
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Alla fine degli anni Ottanta in Italia si percepisce con forza l’esigenza di un organo d'informazione specifico. Lettere, comunicazioni e richieste di collaborazione con Easyriders (USA), Bikers News (D) e Hog Cycle (appena nata in Francia) non hanno seguito: non credono in sostanza in un reale sviluppo di questo settore motociclistico in Italia, nonostante siano esplosi alcuni eventi come la Biker Fest e La Notte delle Lunghe Forcelle al Nord-Est, o il MotoRock di Cremona (nato dalle GBI) che raccolgono già migliaia di Biker e Club da tutta Europa. Cresce in “qualcuno” la consapevolezza che “qualcosa s'ha da fare” …
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UN DOVERE MORALE (PER LA VECCHIA GUARDIA)
Una voce da dentro si fa sempre più insistente. Si valuta chi potrebbe avere capacità, volontà, interesse (intellettuale, non certo economico) a far crescere l’Italia dei Biker, in tutte le sue sfumature. La maggior parte delle persone è egoista e non pensa a “tutti”. I Club italiani Biker che si contrappongono per filosofia a quelli F.M.I. (sportivi e copparoli) tendono a pensare in piccolo, solo per se stessi, nessuno ha veramente una visione di crescita globale, spesso non c’è sufficiente conoscenza e quello che non si conosce, si teme. I diretti interessati al progetto di una rivista dedicata che unisca tutto il bistrattato settore (è bene ricordare che in quegli anni il settore Biker non godeva neppure delle date pubblicate sulle riviste di moto, in quanto non iscritti alla F.M.I., condizione cambiata per merito dell’incalzare di Bikers Life) sono in primis Moreno Persello e la moglie Carla Battigelli, assieme a pochi altri veri appassionati e membri di Club MC e Giacche Blu. Un sostegno verrà dai Motârs MC Italy di cui Moreno è Presidente. Si valutano i “punti di forza e di debolezza”. Punti di forza: la conoscenza approfondita del settore Biker italiano ed europeo fin dalla sua nascita nei primi anni Settanta, il godere del rispetto dei vertici e non solo dell’MC internazionale (i Motârs erano l’unico MC italiano che aveva facoltà d’ingresso al Presidents Meeting tedesco e quindi di essere al corrente dei principali problemi di settore in Germania e quindi dell’Europa dell’Ovest ma anche dell’Est!), l’essere organizzatori di uno dei maggiori eventi Biker internazionali italiani a cui partecipavano già centinaia di Club ed MC europei (molti Club hanno spesso dichiarato di aver preso spunto e di essersi formati proprio dopo essersi incontrati alla Biker Fest nato come evento MC e per sostenere quel tipo di motociclismo, in quegli anni molto aperto, ospitale ed evoluto rispetto ad altre realtà.
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L’EDITORE
Moreno Persello, l’editore, nasce nel 1958 e dopo il diploma fa l’elettromeccanico alla Plaxil-Fantoni, nel 1979 dopo alcuni anni di convivenza sposa Carla Battigelli, che conosce fin dall’infanzia (hanno tutti gli amici in comune). Avranno un figlio, Micke, nel 1986. Nel 1989 Carla decide di aprire un bar che ancora oggi molti ricordano, il famoso “Bike Bar” di Villanova di San Daniele (UD), uno dei primi locali in Italia a proporre musica Rock dal vivo al suo interno (prima forse solo il Blues Bikers di Milano).
(1990 ALCUNI DEI BONES MC DI MANNHEIM IN VISITA AL BIKE BAR DI VILLANOVA DI SAN DANIELE SEDE DEI MOTÂRS MC. IL CHAPTER DEI BONES MC DI MANNHEIM ERA UNO DEI PIÙ IMPORTANTI IN GERMANIA E PROPRIO QUELLO DI CUI FACEVA PARTE ANCHE “FIPS” L’EDITORE DI BIKERS NEWS E OGGI ANCHE DI DREAM MACHINE, CUSTOMBIKE, DYNAMITE, TATTOWIER…)
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Il Bar funziona bene, è una novità ed un punto di incontro per tutti i Biker del nord-est e per tutti quelli in transito (a cui spesso si trova ricovero). Alla fine degli anni Ottanta, Moreno decide che è giunto il tempo di sfruttare i 15 anni di “buona uscita” dalla fabbrica per realizzare un sogno “dedicato a tutti i Biker italiani” che vuole riscattare da un’immagine, gretta, ignorante o violenta, che non gli appartiene e che viene loro appioppata da film che non rappresentano la realtà europea e nazionale di questo mondo, fatto invece di esperienze, amicizie, comprensione e tanta conoscenza delle altrui realtà. Decide di rischiare personalmente in favore di tutto il settore; nei due decenni a seguire, per sostenere questo progetto in momenti di profonda crisi, non si asterrà dall’ipotecare la propria unica casa per ben tre volte! Carla, la moglie, sosterrà sempre i suoi progetti e il suo impegno nel settore in cui ha pari competenza.
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NASCE LA “EDITRICE CUSTOM”
Anche il nome scelto per la società, evidenzia una missione chiara e inequivocabile, mai cambiata. L'iniziativa editoriale è sostenuta da alcuni amici fidati sparsi su tutto il territorio, per ora non c'è il capitale per realizzare qualcosa di grosso, l’unico sostegno saranno quasi unicamente dagli abbonamenti.
(LA MOTO PER CONOSCERE, HOUSE ORGAN DELLE GIACCHE BLU D’ITALIA E POI DEL COORDINAMENTO MOTOCICLISTI CURATA DA MARCO VALMORI ALLORA PRESIDENTE DEI PINK PANTHER GROUP)
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Nel giugno del 1991, in occasione della 5a Biker Fest, viene divulgato un questionario (8.000 copie in carta riciclata) per sondare il numero dei papabili sostenitori, che superano ogni più rosea aspettativa. Un carissimo amico Biker (prospect Black Devils MC di Imola) impaginerà la rivista dopo l'orario di lavoro nella redazione di "Casadove" in Via San Felice a Bologna, altri, sparsi sul territorio e a titolo gratuito, si incaricano di altre rubriche, uno è Marco Valmori, presidente e fondatore dei Pink Panther, già realizzatore di un House Organ delle Giacche Blu d’Italia dal nome “La Moto per Conoscere”, in cui pubblica moltissime date di eventi, facendo girare molta gente che aveva così la possibilità di “conoscere” direttamente il mondo del motoradunismo in Europa. Bikers Life seguirà sempre questa filosofia.
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BIKER’S LIFE
Biker’s Life, Vita da Biker, sembra il nome più appropriato per la testata: accomuna tutti, Harleysti compresi! Si trova quindi un giornalista “motociclista” disposto a coprire il ruolo di Direttore Responsabile e sarà un giovane Carlo Morandini.
( L’ESSENZIALE STAND DI BIKERS LIFE AL MOTOR SHOW 1991. L’ARREDAMENTO (SE COSÌ SI PUÒ DEFINIRE) ERA STATO CURATO DA GEGE ALAIMO, IL CHOPPER ERA DI ANTONIO FERRETTI, SPARSE OVUNQUE LE COPIE DEL NUMERO ZERO DI BIKERS LIFE. ALLA SERA SI USCIVA A CENA COL TATUATORE-BIKER MARCO PISA)
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Serve un veloce corso per computer si compra un PC 286 e si impara ad usare alcuni programmi indispensabili, uno di scrittura, uno di grafica e un DataBase per gestire gli abbonamenti. L’Hard Disk si inchioda e si perdono 3000 contatti (il lavoro di 20 anni di ricerca, allora i tempi non erano veloci come ora!) proprio mentre si doveva spedire una copia a tutti i conoscenti e abbonati. Si lavora giorno e notte per recuperare il recuperabile. Ai tempi in cui non c’erano telefonini ed e-mail ci piace ricordare che “solo di francobolli” si spendevano 5 milioni di Lire per gli inviti a Club e amici per la Biker Fest International…
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Il Motor Show di Bologna di quell'anno vedrà Bikers Life presente con uno stand di 16 mq per divulgare gratuitamente 25.000 copie del numero Zero (ha poche pagine ma descrive bene intenti e programmi in parte ancora attualissimi), con allegata la cedola di abbonamento. A sostegno gli amici; Kalle, Sonia, Antonio Ferretti, Gege Alaimo… Al rientro dal Motor Show giungono i primi cinquecento abbonamenti! Il gioco vale la candela, è deciso: da ottobre 1991 i Bikers italiani avranno un organo d'informazione vero, tutto per loro e, soprattutto fatto da loro stessi!
(QUESTA È LA COPERTINA DEL NUMERO ZERO (DI PROVA) STAMPATO IN 25.000 COPIE (COSTATA L’INTERA LIQUIDAZIONE DI 15 ANNI DA DIPENDENTE ELETTROMECCANICO) OFFERTE GRATUITAMENTE AL MOTOR SHOW 1991; ARRIVARONO CIRCA 500 ABBONAMENTI E SI INIZIÒ A LAVORARE PER INFORMARE E UNIRE IL SETTORE BIKER E CUSTOM ITALIANO CHE DA QUESTO STESSO MOMENTO VEDRÀ UNA CRESCITA INARRESTABILE NEL BENE E NEL MALE… A FIANCO DELLA BANDIERA ITALIANA IN COPERTINA, UN VECCHIO LOGO DEI MOTÂRS “ FROM BIKERS TO BIKERS”. LA MODELLA È LA UDINESE ERIKA E IL CHOPPER APPARTENEVA A BRUNO DI PORDENONE)
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Carlo Talamo sostiene il numero Zero e il numero Uno di Bikers Life, acquistando le quarte di copertina, ma la considera troppo ruspante e povera per il suo progetto di crescita e d’immagine “VIP” della Harley Davidson Italia (a cui lavora dal 1984). Oggi se alcune grandi Case motociclistiche particolarmente vicine alla filosofia Custom, Biker, Motoradunistica e anche Turistica, come accade spesso all'estero si facessero consigliare da chi conosce, ha fondato e costruito le basi del movimento nel proprio Paese con onestà e competenza, sono in molti a sostenere che ne trarrebbero grande giovamento. Lo stesso all’estero vale in ambito Club, dove sono i giornalisti ed esperti delle migliori riviste specializzate a consigliare il da farsi, essendo (almeno così dovrebbe essere se esiste un'etica professionale e morale) la loro missione. Basta solo scegliere bene e non lasciarsi abbagliare da "effetti speciali" senza storia e futuro.
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L’ EDITO
Ci sembra curioso inoltre sottolineare la cadenza decennale della nascita delle migliori riviste Biker come Easyriders (USA) nel 1971 e in Europa Bikers News (D) nel 1981, mentre Bikers Life nasce nel 1991, quasi a sottolineare il costante evolversi del settore a livello mondiale ed europeo. Sono in molti a far notare e sostenere che, ancora oggi, non esisterebbe un’Italia Biker senza alcuni eventi come la Biker Fest e senza Bikers Life che superando le mode passeggere hanno dato un fondamento e accompagnato un percorso al movimento rendendolo più maturo.
(SIMBOLI IMPORTANTI: LA STRETTA DI MANO A POLLICI INCROCIATI IN ITALIA È STATA IMPORTATA NEI PRIMI ANNI OTTANTA DAL POPOLO BIKER ED AVEVA UN FORTE SIGNIFICATO DI APPARTENENZA, CHE OGGI PURTROPPO SI È INFLAZIONATO, LO FANNO ANCHE CALCIATORI, I DJ, I TRONISTI…)
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Chi ha visto, vissuto e sostenuto l’impegno profuso dalle Giacche Blu d’Italia per diffondere il saluto con le dita a V della mano sx incrociandosi in moto (oggi illegale, ma quasi obbligatorio ai cancelli d’ingresso e all’uscita da certi eventi come ad esempio la Biker Fest), sa a cosa ci si riferisce. Oggi è diventata una prassi comune e fatta da tutti, ma chi ha sostenuto da pioniere, ai propri eventi e fra i membri del popolo Biker, la stretta di mano con i pollici incrociati (inesistente e sconosciuta in Italia fino alla seconda metà degli anni Ottanta) non può rinnegare o dimenticarne il profondo significato e senso di appartenenza che questo semplice gesto sapeva regalare a chi si sentiva ed era pioniere di questo movimento. Siamo certi che anche in questo caso siano in molti a ricordarsene, come ce ne ricordiamo bene noi.
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Tornando al primo numero di Bikers Life si possono scoprire lo spirito e l’anima che da sempre sostengono questa pubblicazione. Ad esempio, sembra veramente che possa essere stato scritto ieri l’editoriale del numero Zero di Carlo Morandini. Ieri come oggi ad esempio, il desiderio di unione delle forze fra motoradunisti, mototuristi, biker, harleysti ecc. è sempre stato basilare e fortemente voluto da Bikers Life, sempre consapevole che, diversamente, non ci saranno risultati positivi per l’intero settore motociclistico, e non solo Biker o Custom italiano. Ieri come oggi si parla di viaggi, date, omologazioni, uso dell’alcool, musica, incontri… Provate a leggerlo.
(1991: L’EDITORIALE DEL NUMERO 0 DI BIKERS LIFE, MERITA DI ESSERE LETTO IN QUANTO ANCORA ATTUALE)
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UNA REALTA' “COMPLETA”
I collaboratori iniziano ad inviare materiale, tante sono le lettere che giungono dall’Italia e dall’estero, arrivano in numero sempre maggiore le date delle manifestazioni (già nel primo numero ci sono tre pagine dedicate al calendario degli eventi). Una cosa su cui l’editore ha sempre puntato molto: mettere al corrente tutti di tutte le date e di tutte le specialità; ciascuno poi sceglierà quella che ritiene migliore o più adatte ai propri gusti.
(BIKERS LIFE INIZIA IL SUO PRESTIGIOSO PERCORSO E, CON CERTE SCELTE EDITORIALI, SPESSO HA IL CORAGGIO DI CONTRAPPORSI A REALTÀ IMPORTANTI MA NON SEMPRE INDIPENDENTI O SUPER PARTES E TUTTO QUESTO RAFFORZA IL LEGAME CON I PROPRI LETTORI ESPERTI (MECCANICI E/O VIAGGIATORI) CHE NON CALANO MAI NEPPURE NEI MOMENTI DI MASSIMA CRISI ECONOMICA)
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Come già detto, l'editoriale del numero Zero riassumeva gli obiettivi, che tuttora sono l'ossatura della rivista. Importantissimo il rapporto interattivo fra la redazione ed i lettori, un rapporto di fiducia e rispetto che rimarrà una costante. Comunque il settore ha finalmente un organo di informazione obiettivo, competente, che parla di tutto il movimento e non è monomarca o monomodello e per questo abbraccia uno spettro più ampio di persone che tenta di unire. Tutto il movimento ne ha consapevolezza, premiando sempre di più con la lettura e con la nascita di nuove realtà e sodalizi che difendono i propri diritti, l’intero settore.
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Ecco l'organico di allora: Editore e Direttore Editoriale è Moreno Persello, il Direttore Responsabile è Carlo Morandini, il Fotografo è Stefano Palamin (PN), l’Impaginazione e la Grafica sono curati da Marco Costa "Kalle" e Nadia (BO), il Tecnico Software è Luca Del Mestre (UD - Motârs MC), le illustrazioni sono di Jimmy (UD - Motârs MC), la rubrica di Tatuaggi è curata da Jonathan e Francesca Minici (VR), del marketing si occupa Carla Battigelli; altri collaboratori esterni erano Giampiero Guiffrei (TO) per la rubrica "Il Bikerastro", Giancarlo Chiarottini (UD) per la Musica, Ugo Bernes per la Difesa dei Motociclisti (UD) ed ancopra Marco Valmori e Marco Zucchi (MI), Maurizio Bavaresco (TV), Giuseppe Volante, Luciano Polidori, Giancarlo Ciofi ed altri dall'estero come l’amico italo-tedesco Carlos Acquistapace. Nel 1992 Bikers Life conta oltre mille abbonati e 220 punti vendita in Italia (soprattutto studi di tatuatori ed aerografisti, e negozi di pelletteria ed officine di settore). La rivista ha 32 pagine di cui 16 a colori.
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CONCORRENZA LEALE
Nel 1992, quasi contestualmente a Bikers Life nasce “Harleyriders” a cura di Antonio Primavera (già presidente dell’HDRI, Harley Davidson Riders of Italy - unico club italiano riconosciuto dalla Federazione degli Harley Club europei di allora FH-DCE), una rivista monomarca, solo H-D, molto bella e già tutta a colori, esteticamente superiore a Bikers Life, ma purtroppo non riesce a sopravvivere che per poche edizioni.
(I DUE PRIMI NUMERI DI HARLEYRIDERS DEL 1992)
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Ci piace ricordare però il tamburino del primo numero di Harleyriders che contiene fra gli altri i nomi di molti fra amici harleysti e semplici conoscenti: Donato Veneri, Marco Garbin, Nicola Cavallo, Edmondo Malara, Giorgio Galimberti, Ottavio Dal Col, Giorgio Bissola, Roberto Er Magnifico, Aldo Galli, Carlo Colombo, Vinicius Pradella, Alberto Martini, Corrado Ronchi, Sonia Vigo, Mara Zucchi, Francesca Faroldi, Tina Sessa…
(FOTO DEL 1992 FUORI DAL BIKE BAR DI VILLANOVA DI SAN DANIELE (UD), CON ANTONIO PRIMAVERA, EDMONDO MALARA, CARLA E MORENO. L’INCONTRO ERA AVVENUTO PER LA RICERCA DELL’AREA DA ADIBIRE AL SUPERRALLY DEL 1993. L’AREA DELLA BIKER FEST, GIÀ MOLTO NOTA, ERA ADATTISSIMA E MOLTO BEN ORGANIZZATA (DEL RESTO LA BIKER FEST ERA GIÀ PARI O SUPERIORE PER NUMERO DI PRESENZE). IL FATTORE DISTANZA, HA FATTO PERÒ OPTARE L’HDRI PER CUNEO, DIVERSAMENTE IL SUPER RALLY 1993 SI SAREBBE SVOLTO A UDINE, SUL TERRENO DELLA BIKER FEST)
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DRAGSTER
Nel 1993 Bikers Life collabora attivamente col Crazy Van Club di Milano per sostenere Rico Anthes (organizzatore del Campionato Dragster europeo) nella realizzazione della prima (e unica) gara di Campionato europeo svoltasi in Italia e precisamente a Monza. Da allora il settore Dragster italiano e non solo, è sempre stato supportato attivamente da Bikers Life.
(FOTO COPERTINA DEL VIDEO DELLA PRIMA E UNICA GARA DI DRAGSTER DEL CAMPIONATO EUROPEO SVOLTASI IN ITALIA E SOSTENUTA DALLA EDITRICE CUSTOM, ERA IL 1993. A FIANCO LA FASCETTA DI DIRETTORE DI GARA FMI DEL NOSTRO EDITORE CHE CON LA PROPRIA COMPETENZA ANCHE IN QUESTO CAMPO HA CERCATO DI TROVARE SOLUZIONI IDONEE ALLA CONVIVENZA DI MOLTE REALTÀ MOTORISTICHE IN ITALIA)
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In quegli anni l’impegno della Editrice Custom in ambito Dragster è già importante ma subendo certi boicottaggi in favore di alcune fazioni che non smetteranno, anche in seguito, di comportarsi scorrettamente, si decide di abbandonare per alcuni anni. Ancora oggi il settore langue e non è riuscito a riprendersi, mentre i grossi e capaci appassionati, sono costretti a competere nel costoso Campionato Europeo, alcuni per altro, ottenendo ottimi risultati. Bikers Life e Cruisin’ sono le uniche riviste italiane a dedicare mensilmente una rubrica fissa a questo sport e a mantenerne vivo l’interesse. È lo sport motoristico più estremo e seguito al mondo. www.dragsters.it
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SVOLTE IMPORTANTI
Nel 1994 i lettori sono cresciuti nel numero e nella conoscenza: viaggiano in tutta Europa anche grazie alle date pubblicate su Bikers Life! È tempo di cambiare impostazione, di dare una svolta e di offrire rubriche nuove.
(TUTTO IL PANORAMA CUSTOM È CONTEMPLATO NELLA RIVISTA B.L. CHE È REALIZZATA DAI MIGLIORI ESPERTI DEI RISPETTIVI SETTORI. SI PARLA MAGGIORMENTE DI MOTO SPECIAL, DI RADUNI BIKER, SI PUBBLICANO FOTO DI BELLE RAGAZZE (SPESSO FREQUENTATRICI “VERE” DI QUESTI EVENTI, QUANDO NON ADDIRITTURA “RAGAZZE BIKER”) E SI PARLA DI TATUAGGI E DI AEROGRAFIA, SETTORI STRETTAMENTE CONNESSI CON LO STILE E LA FILOSOFIA DI VITA BIKER)
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Giovanni Carlo Nuzzo diventa direttore e mette immediatamente a disposizione il suo know-how. Nel 1995, il primo numero vede in redazione i giornalisti Diego Della Scala e Mauro di Giovanni (presidente del British Bike Best, un club internazionale di moto inglesi), che portano a loro volta due importanti fotografi di settore, Sergio Pancaldi e Paolo Grana. Riccardo Forte (presidente del Coordinamento Motociclisti e per un periodo Presidente della FEMA europea), si aggrega al team assieme al neo giornalista Franco Bortuzzo. Il progetto grafico e l'impaginazione sono ora curati da Sandro Moschino e Jole Rotello che sostituisce Donatella Barachino. I migliori elementi disponibili sulla piazza erano ora al servizio della rivista e molti di loro lo sono ancora. Il salto di qualità è subito evidente; entra la pubblicità di alcune attente Case Motociclistiche. A fine anno la direzione sarà affidata a Franco Bortuzzo (oggi in RAI, TG2 Motori).
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IL “SEME” DI CRUISIN’
Nel 1995, sempre con la collaborazione del Crazy Van Club che si conosce e frequenta già dal 1986, lo staff getta le basi della prima edizione della “US CAR & VAN REUNION” www.uscarreunion.it all’interno della Biker Fest.
(ALCUNE EDIZIONI DEL MENSILE CRUISIN’ NATO NEL 2003 PER MERITO DELLA GRANDE PASSIONE PER I MOTORI AMERICANI)
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Un inizio “ante litteram” di raduno di auto Americane in Italia; in questa direzione nel 2003 grazie alla collaborazione e all’intervento dei maggiori esperti nazionali del settore, l’Editrice Custom da vita a una rivista bimestrale di Auto Americane e Hot Rod, si chiama Cruisin’ Life www.cruisinlife.com, che alla fine del 2007 diventa mensile. A sostegno della rivista, e per offrire agli appassionati di “american cars” e a tutti i lettori la possibilità di incontrarsi, viene ideato il “Cruisin’ Rodeo”, un evento che in pochi anni diventa il più importante incontro di auto americane in Italia www.cruisinrodeo.it . Con Cruisin’ Magazine, il settore vintage, R&R e la Old School motoristica in generale ricevono un importante input di crescita e sviluppo. Come previsto, dalla nuova realtà editoriale prendono spunto, anche la televisione nazionale con spot e trasmissioni dedicate, e nuovi eventi inseriscono nei propri programmi una parte del frutto di questo grande lavoro.
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MOTOR FAMILY
Nel 1999 Carla Battigelli, inizia a collaborare internamente in Azienda e si occupa in particolar modo di contatti Italiani e di amministrazione. Una importante svolta arriva poi nel 2004 con l'arrivo definitivo in azienda del figlio Micke Persello.
(MICKE PERSELLO NEL 1991 CON LA LOW RIDE DEL PAPÀ, POI ALLA BIKER FEST NEL 2000 E A 16 ANNI CON L'APRILIA RS 125. IN FINE UNA FOTO DI FAMIGLIA SCATTATA ALL'OCTOBIKER 2004 AI FESTEGGIAMENTI DEL 25° ANNO DI MATRIMONIO DEI GENITORI CARLA E MORENO)
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Micke nasce nel 1986 e da allora vivrà di pane, moto, motori, motoraduni, ambiente custom ed MC lifestyle, Club House, Bar per motociclisti, musica Rock e coltivando la passione dei propri genitori che aiuta sempre nei ritagli di tempo, pur frequentando la scuola con buoni risultati. E' stato mascotte dei Motars MC e dei Living For Fun che frequentava assiduamente, guardando ai Bones MC tedeschi come il club europeo di riferimento. Nei periodi estivi frequenta officine di moto facendo stage all'estero, alle volte in Inghilterra (uno anche da Battistinis a Bournemounth) presenziando spesso a Daytona o facendo dei Coast to Coast in USA con i genitori e conoscendo sin dalla tenera età l'intero settore Custom e Biker a 360 gradi. Negli ultimi anni si è occupato attivamente e con lodevoli risultati della realizzazione dei migliori Bike Show internazionali in Italia, fra cui quelli della Biker Fest e del Bike Expo di Padova. L'attività principale in Redazione è quella di Capo Servizi. Meglio vederlo come una persona con molti anni di esperienza nel settore che solo come una giovane promessa.
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CHOPPER & CUSTOM
Determinante il sostegno e il know-how offerto alla Fiera di Padova per la realizzazione del “Chopper & Custom Show” che apre i battenti nel gennaio 1995, dopo oltre un anno di preparazione e di sostegno nella comunicazione a tutti i livelli. A decretarne il successo immediato, molti sostengono siano state, la reputazione, l’esperienza e il supporto dato dalla Editrice Custom e di alcuni loro dirigenti fra cui Carla e Moreno. Il nome stesso dell’evento e la data di svolgimento sono stati concertati e decisi nella Redazione di Villanova di San Daniele (UD) a cui è seguito il dirottamento concordato di quasi 2/3 degli standisti della Biker Fest, giunta allora alla 9° edizione (che con oltre 15.000 biker provenienti da tutta Europa, era terzo evento Biker Europeo per importanza).
(1994: PAGINA PUBBLICITARIA DI SOSTEGNO E PREPARAZIONE DEL PRIMO CHOPPER & CUSTOM SHOW DI PADOVA, NOME CHE NEL 2002 DIVENTERÀ BIKE EXPO SHOW, PERSEGUENDO OBIETTIVI PIÙ SPORTIVI E GENERICI)
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IL MENSILE BIKERS LIFE
Il materiale che perviene giornalmente in redazione è tantissimo. Nel corso dell'anno 1995 si sono aggregati altri validi collaboratori e giornalisti, Giovanna Guiso e Roberto Motta, Roberto Toccafondi, Giovanni Battista De Nisi, l’Avv. Antonio Cesarini e la sapiente mano del fumettista Paolo Tarabocchia. Inizia la collaborazione con l'onnipresente "Lio". Redazioni di riviste storiche iniziano ad interessarsi al settore "Custom o Biker" che dir si voglia: un grande obiettivo è stato raggiunto!
(CON QUESTO NUMERO DEL 1995, VISTO CHE MOLTI VIVONO DEI LUNGHI WE IN TENDA AI RADUNI, BIKERS LIFE AFFRONTA ANCHE L’ARGOMENTO AIDS ED ALLEGA ALLA RIVISTA UN SIMPATICO ED EFFICACE GADGET, UN’OPERAZIONE MOLTO CORAGGIOSA ALL’EPOCA)
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In questo periodo Bikers Life diventa anche la prima rivista motociclistica italiana “online” per volere del Direttore Franco Bortuzzo. Per poter realizzare il progetto si è resa necessaria allora la collaborazione dell’Università di Udine già coinvolta dal 1995.
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Oggi il forum di www.bikerslife.com è uno dei più visitati ed ha oltre 5.000 iscritti e 370.000 pagine visitate (gennaio 2009), rivelandosi uno dei più seguiti del settore Custom-Biker, anche per merito dell’interessamento degli amministratori Eliana Cappussi e Fabio Ton.
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Un importante e-Shop, con molte decine di proposte col proprio logo, offre inoltre ottimi prodotti Biker di buona qualità a basso costo: T-Shirt, DVD, occhiali, Zippo e gadget di vario tipo…
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Ma le proposte non bastano, sin dal 1991 la Editrice Custom coadiuva i propri affezionati lettori nel realizzare Viaggi in USA e in particolar modo a Sturgis in agosto e a Daytona a Marzo a costi imbattibili www.bikertourist.com
(UNO DEI SERVIZI OFFERTI AI PROPRI LETTORI È IL VIAGGIO A COSTI “FROM-BIKER-TO-BIKER” PER LA BIKE-WEEK DI DAYTONA, UN’ESPERIENZA CHE SI RIPETE OGNI ANNO DAL 1991 A COSTI IRRIPETIBILI, ALTRI FANNO GLI STESSI PREZZI “VOLO ESCLUSO”!)
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Speciali vari si susseguono a video e DVD professionali girati in tutti i migliori eventi di tutto il mondo come Sturgis, Daytona, Biker Fest, Faaker See.
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Nel 2009 si sono festeggiati i 10 anni di pubblicazione del CALENDARIO EVENTI MOTORISTICI INTERNAZIONALI, una realizzazione che ha offerto la possibilità di crescere non solo a tutta l’Italia motociclistica Custom, Harley, FMI e Biker, ma a tutta l’Europa e in decine di specialità motoristiche. La copia dell’annuario è sulla scrivania di tutte le migliori Redazioni europee e di tutti i motociclisti che sanno che “il viaggio” permette di conoscere e quindi sapere e perciò di non farsi abbindolare da falsi profeti.
(PER 10 ANNI IL CALENDARIO EVENTI È STATO IL RIFERIMENTO PER TUTTI I MOTOCICLISTI CHE VOLESSERO VIAGGIARE, PUBBLICANDO LE DATE DI TUTTE LE NAZIONI EUROPEE DI OGNI TIPO DI SPECIALITÀ MOTORISTICA, COMPRESI TUTTI I CALENDARI MONOMARCA E FMI…)
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UNA SCELTA DI FONDO NECESSARIA
Nel 1997 si impone una scelta di fondo per l’Editore e presidente di un MC riconosciuto a livello internazionale, Moreno Persello. I troppi impegni richiedono una scelta. Da sola la rivista è un grandissimo impegno, ma con questa si può far crescere tutto il settore Biker italiano in modo serio e obiettivo (su Bikers Life chiunque può scrivere una lettera, esporre il proprio pensiero e pretendere una competente risposta). La dirigenza di un MC con l’allestimento di una Club House da oltre 400mq con 35 posti letto effettivi, palco fisso da 120mq, 2 banconi bar, campetto da calcio e palestra, l’organizzazione di festicciole quasi ogni weekend e frequenti ospiti (spesso importanti come Bones MC, Gremium MC, Road Eagles MC, H-D Clubs, MC italiani , indipendenti vari, MotorradFreunde, GBI …) da tutta Italia ed Europa è un impegno non meno gravoso, poi la Biker Fest gestita allora sempre dal Club (in seguito dalla associazione motociclistica “CustomBikers”, un nome, un programma, un senso di continua coerenza), richiede un impegno ancora superiore, avendola portata ad essere competitiva con i massimi eventi tedeschi ed europei (cosa impensabile alla nascita del Club nel 1986), come la Biker Union Rally, il President Meeting, il SuperRally ecc. In pochi anni qualcuno riuscì a dimostrare con i fatti e in ambito internazionale, che l’Italia Biker esisteva e aveva delle eccellenze.
A questo poi si aggiunge che l’MCI stava prendendo una linea diversa da quella europea e in particolare tedesca che tanto si amava, col suo pluralismo e la libertà individuale interna ad ogni club e che non accettava imposizioni esterne. Gli incontri MCI vedevano spesso il piccolo (numericamente, ma grande per competenza ed operosità) MC friulano, ostacolare per competenza internazionale certe frange MC che sembravano avere fini personali al proprio interno e a cui non sembrava che il bene comune dell’intero settore, fosse prioritario. Troppi i successi che alcuni non gradivano e osteggiavano. Se i fatti, la competenza dimostrata, le connessioni internazionali non erano sufficienti ad essere compresi, la lotta per la crescita dell’MCI avrebbe richiesto un tempo impensabile, che avrebbe penalizzato la rivista Bikers Life e la Biker Fest stessa, che rappresentavano l’Italia Biker a decine di migliaia di lettori e ospiti europei. La scelta fu quella di dimettersi da presidente del Motârs MC Italy, per dedicarsi alla crescita di tutto il settore per mezzo della rivista e della manifestazione che avrebbero portato beneficio e conoscenza comunque a tutti. Una scelta sofferta ma rivelatasi vincente. Senza legami, in seguito la Biker Fest ha avuto un’impennata di consensi e il maggior tempo dedicato a Bikers Life ha fatto crescere ulteriormente tutto il settore Custom nazionale, detrattori compresi!
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IL TEMPO PASSA
(DA SEMPRE BIKERS LIFE PARLA DEL MONDO BIKER E CUSTOM A 360° AVENDONE COGNIZIONE DI CAUSA E CONOSCENDO IL SETTORE DAI PRIMI ANNI SETTANTA. LA RIVISTA DEDICA IL 50% DEI SUOI SERVIZI AL MONDO DEI BICILINDRICI AMERICANI CHE RITIENE SEMPRE DI PRIMARIA IMPORTANZA NEL SETTORE, SENZA DIMENTICARE EVENTI LEGATI AL SETTORE CUSTOM INTERNAZIONALE)
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L'organico attuale come si evince dal tamburino della rivista e dai responsabili delle rispettive rubriche, è composto come sempre dai migliori referenti, giornalisti veri, avvocati, tecnici, esperti, fotografi, ingegneri e in generale dai professionisti più attendibili ed accreditati sulla piazza. Le battaglie combattute (alle volte anche nelle aule di Tribunale) in favore dei propri lettori motociclisti per il miglioramento delle legislazioni vigenti come quella delle omologazioni delle moto modificate, da anni sostenuta (spesso da soli) e che penalizza gravemente il settore (solo in Italia), ha dato spesso i suoi frutti. Dal 2008 la Redazione ha ricevuto finalmente (nessuno lo aveva fatto prima) anche il sostegno della FIC (Federazione Italiana Customizers) www.federazioneitalianacustomizer.it per fare fronte comune contro certe inadeguatezze legislative. Ma non è finita qui, altre novità ci attendono, sempre in linea con la “vera” filosofia del settore
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DISMO
Il sostegno ai Club, ai diritti calpestati dei motociclisti, alla sicurezza stradale, alla impossibilità di immatricolare mezzi modificati (in Italia) e verso i più bisognosi, nasce già dalle prime edizioni della Biker Fest e diventa un esempio che, negli anni, molti Club e organizzatori Biker seguiranno. Oltre alle due rubriche fisse mensili su Bikers Life si organizzano Tavole Rotonde e riunioni di carattere Nazionale che vengono gestite, supportate ed organizzate a sostegno di questi settori (gli unici in Italia ad occuparsene senza sostegni pubblici). Nel 2005 si sostiene quindi l'associazione DISMO (Disabili in Moto - Dimensione Sicurezza in Moto) con cui molti amici amputati o con qualche menomazione o disabilità, saranno aiutati a salire o risalire in sella dando loro una rinnovata serenità. www.dismo.it L’associazione collabora con il centro protesi di Butrio, con l’INAIL ed è diventato membro effettivo del CNOSS (apparato della motorizzazione civile italiana).
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LA QUOTIDIANITA'
La frenetica vita di Redazione, che comprende Bikers Life e Cruisin in particolare, oltre ai relativi domini WEB, è spesso alleviata nei propri compiti dalla spontaneità comune nell'aiutarsi a risolvere le problematiche. Un team interno affiatato e disponibile come una famiglia o un Club, consapevole di svolgere un importante lavoro frutto di passione e spirito di sacrificio volto a beneficio di tutti i propri affezionati lettori, Biker e Cruiser. All'esterno, distribuiti sul territorio, una folta schiera di amici-collaboratori e professionisti danno un reale supporto alla struttura, penalizzata in passato dal fatto di non operare in una grande città con molte risorse. Oggi con il Web il problema è un po’ meno sentito ma comunque esiste. In caso di bisogno contattate sempre con fiducia questa realtà, sempre in progresso coerente dal 1991 e sempre trasparente e facilmente contattabile ad ogni livello funzionale. Se siete motociclisti, organizzatori di eventi comunque operatori: vi troverete fra amici e professionisti sempre disponibili a dare il proprio sostegno e contributo a chi opera per la crescita di questo settore. Per conoscere meglio noi e i nostri lettori: www.bikerslife.com/brochure2009.pdf Un sentito ringraziamento a chi ci segue e a tutti i collaboratori interni ed esterni, passati, presenti e futuri. Grazie a tutti per il vostro sostegno.
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IL RICORDO DI KALLE E NADIA
Come fotogrammi di un film, passano sotto gli occhi, immagini, storie, difficoltà, vittorie, delusioni, momenti particolarmente felici e momenti tristi, come quando Marco Costa (di Imola) detto "Kalle", il nostro primo grafico prospect dei Black Davils MC, se n'è andato a causa di un brutto male nel dicembre 1993 e la sua compagna Nadia (di S.Maria Codifiume, che ci faceva da segretaria nella sede di Via San Felice a Bologna, dove Bikers Life è nata presso la sede di Casadove) non è riuscita a sopravvivere al dolore, seguendolo nel giro di poche settimane. Un doppio dramma. Momenti tristissimi, persone che a distanza di anni dalla loro prematura scomparsa desideriamo ricordare e ci piace immaginarli a bordo della loro sudatissima Harley (comprata dall’amico Tamburini) quando ripetevano nei momenti di crisi economica, "tieniamo duro Moreno, quando ingranerà bene, tutto crescerà in maniera esponenziale". Ricordando loro, desideriamo ricordare anche tutti gli amici decimati dalla strada. Anche e soprattutto per loro l’imperativo è battersi per la giustizia Biker e la libertà, in ogni forma e con tutti i mezzi leciti esistenti.
(KALLE DI IMOLA E NADIA DI S. MARIA CODIFIUME, SERENI IN UNA FOTO DEL 1992)
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Questo e’ un piccolo contributo di coerenza e costanza per il nostro settore per non dimenticare le nostre radici, per non credere nelle facili promesse e alle mode passeggere e per consigliare di ragionare sempre con la propria testa. Molti fratelli Biker che ci hanno lasciato potrebbero avere motivo di dolersi guardando a chi abbiamo affidato il nostro stile di vita e il modo di pensare da persone libere, lasciatoci in eredita’ dagli anni sessanta e settanta. Per tutti loro, e come i fatti dimostrano, noi non demorderemo dall’impegno preso nel 1991, a 10 anni dalla nascita di Bikers News e a 20 da quella di Easyriders! A costo di rimetterci (come alle volte è accaduto) noi continueremo ad essere al vostro fianco. Di noi, vi potete fidare! La Editrice Custom guarda avanti con le radici ben salde in un passato che ha aiutato a fondare e ha sempre coltivato. In un mondo in cui tutti cercando di “prendere” la Editrice Custom vi vuole aiutare ad “apprendere”. Ride Free Editrice Custom (since 1991)
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