Il primo luglio scadranno gli ultimi congelamenti dei pedaggi autostradali concordati tra i concessionari delle diverse tratte autostradali nel nostro Paese e il ministero delle Infrastrutture. Se non ci sarà un nuovo piano di salvaguardia i rincari potranno raggiungere il 19%.
Potrebbero esserci brutte notizie per gli automobilisti che si preparano alle vacanze estive. Se non ci sarà nessun intervento del Governo, infatti, da inizio luglio scatteranno gli aumenti delle tariffe autostradali in seguito allo scadere dei termini del congelamento dei costi stabilito a Capodanno tra il ministero delle Infrastrutture e singoli gestori.
Il rincaro più grande potrebbe scattare sulla Strada dei parchi, in gestione al gruppo Toto. Sulle due autostrade A24 e A25 che corrono tra Roma e l’Abruzzo si prevede infatti un aumento dei pedaggi del 19%. Nel comunicato stampa pubblicato il 10 giugno, sul sito della società, i gestori della Strada dei Parchi fanno sapere che i rincari erano fin qui stati bloccati in attesa di capire come si sarebbe mosso l’esecutivo in merito ai necessari interventi di messa in sicurezza e di adeguamento sismico per una spesa complessiva di 3,4 miliardi di euro.
Da parte del ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli è arrivato l’impegno a lavorare insieme al ministero dell’Economia per riuscire ad arrivare a una legge che preveda che si possa mettere mano al fondo Infrastrutture e quindi anche al piano di costi concordato con la società della famiglia Toto.
Inoltre, in assenza di provvedimenti politici, sempre dal primo luglio potrebbe scattare anche l’aumento delle tariffe in vigore sulla maggior parte della rete autostradale italiana e oggi in gestione alla società Autostrade per l’Italia (Aspi), e quindi alla famiglia Benetton, che già è in trattative con il Governo sullo scottante fascicolo Alitalia.
Per le tratte gestite da Aspi il rincaro potrebbe essere comunque molto inferiore rispetto a quello della Strada dei Parchi, e si potrebbe fermare a uno 0,8% in più rispetto ai costi attuali.
Infine, scadranno anche i termini concordati per quanto riguarda le tariffe in vigore sulle tangenziali di Milano, al momento gratuite soltanto per chi entra ed esce prima delle barriere. In questo caso si parla di aumenti del 2,64%.
Fonte: Wired.it